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Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD

Il nuovo standard europeo per la rendicontazione della sostenibilità delle imprese, la Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024.

Saranno molte le imprese ad essere direttamente tenute all’elaborazione del Report di Sostenibilità secondo quello Standard: da subito le grandi imprese quotate, ma moltissime saranno pure quelle che, fornitrici delle prime, ne riceveranno la richiesta dalle imprese loro clienti.

Ciò, a prescindere dalla diversa decorrenza di quell’impegno prevista dalla CSRD in funzione delle differenti dimensioni e categorie delle imprese chiamate in causa.

L’obiettivo perseguito dall’UE è di rendere sostenibile

l’intera catena del valore delle imprese europee.

Una PMI fornitrice di un’impresa soggetta all’obbligo dell’elaborazione del Report di Sostenibilità secondo la CSRD, pur non essendo direttamente obbligata dalla normativa alla redazione del Report di Sostenibilità, dovrà rendere conto del grado della propria sostenibilità al proprio cliente, pena l’esclusione dalla fornitura, decorso un certo termine.

Un processo, in cascata, che è già operante: molte sono le imprese italiane inserite in filiere di fornitura cui sono pervenute o stanno pervenendo tali richieste da parte di imprese loro clienti.

Infatti, la CSRD impone alle imprese la rendicontazione di una serie di aspetti delle loro attività anche in riferimento ai loro fornitori.

Una responsabilità per il vertice aziendale dell’impresa quotata, o comunque soggetta al vincolo della rendicontazione, che è di tutto rilievo. Una responsabilità che si accrescerà con l’imminente varo della nuova direttiva dell’UE su quest’argomento, la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD).

Un nuovo, pesante adempimento? Forse taluni lo vivranno in questo modo, ma in realtà sarà - già è - una nuova opportunità di competitività: il vero rischio è di farsi escludere dalle catene di fornitura dei clienti.

Si tratta di una svolta molto importante nella conduzione delle attività aziendali, si dice “un cambio di paradigma” ed è proprio così: cambia l’assetto strategico dell’impresa e la sostenibilità, nei suoi aspetti ambientali, sociali e di governance, costituirà -già costituisce- il contesto nel quale va ripensata la strategia aziendale, nel quale vanno ridefiniti organizzazione e processi aziendali.

E tutto questo, con occhio molto attento agli aspetti di sostenibilità dei propri fornitori. Non solo, l’impresa dovrà porre attenzione anche agli impatti che il prodotto o il servizio che l’azienda vende ai propri clienti può avere sugli stessi in ambito ambientale, sociale e pure, per quanto possa apparire strano, su taluni aspetti della loro governance.

Si tratta di un processo, quello della transizione alla sostenibilità, che impatta sulla cultura dell’impresa e sulle sue strutture organizzative, quelle interne e quelle che gestiscono i rapporti con i propri stakeholder.

Un processo che implica il ripensamento e la riorganizzazione delle attività aziendali, che deve produrre risultati concreti, quelli che andranno rendicontati nel Report di sostenibilità;

Un processo irriducibile a semplice adempimento assolto con la redazione di qualche decina di pagine di relazione.

Richiede tempo e competenze: è altamente rischioso ritenere che il tutto possa risolversi nella compilazione di un questionario su una remota piattaforma digitale qualche settimana prima della presentazione del bilancio di esercizio.

GoForBenefit ritiene che l’elaborazione del Report di Sostenibilità sia una grande opportunità per la conquista di una maggiore competitività.

Per questo ha predisposto due importanti momenti formativi: un Master per il Chief Value Officer, il Manager del Valore, e una serie di incontri con Imprenditori/trici e Componenti i Consigli di Amministrazione.

Il Chief Value Officer è il professionista in capo al quale ricade l’impegno di impostare e guidare il processo di transizione alla sostenibilità e dell’elaborazione del Report di Sostenibilità. Può esserlo un Manager organico all’impresa in quanto dipendente, così come il Consulente di management cui la PMI, soprattutto, si rivolge alla ricerca di un supporto.

Il percorso formativo progettato da GoForBenefit abilita il Chief Value Officer – C.V.O. sia ad un’approfondita conoscenza dei singoli ESRS, gli standard di rendicontazione, e delle loro interazioni, sia all’abilità della loro implementazione nella specifica situazione aziendale. E non trascura la preparazione alla strutturazione di processi aziendali funzionali all’elaborazione del Report di sostenibilità.

Aiuta, in questo, l’impegno al project work che ha un ruolo essenziale nell’economia di questo percorso professionalizzante.

Gli incontri progettati per il Vertice aziendale, Imprenditori e Consiglieri di Amministrazione, invece, sono funzionali all’acquisizione della specifica conoscenza e consapevolezza necessarie all’esercizio del loro ruolo di impostazione della strategia aziendale sul tracciato della sostenibilità e di cura sulla sua implementazione con il Piano di Transizione alla Sostenibilità che definisce politiche e attività dell’impresa: conoscere la CSRD, essere consapevoli delle relative responsabilità, saper curare la messa in atto di quanto la Direttiva dispone.

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