Sostenibilità circolare

Dagli anni Ottanta la parola “sostenibilità” indica l’impatto dell’umanità sul pianeta e il suo grado di sostenibilità nei confronti delle risorse terrestri.

Di solito quando si parla di questo tema, si indicano tre grandi ambiti.

La sostenibilità ambientale, la sostenibilità economica e la sostenibilità sociale,

Questi tre ambiti non devono essere visti come a se’ stanti ma piuttosto come parti di un insieme più grande dove, grazie alla loro interazione, si arriva allo sviluppo sostenibile

Il termine “sviluppo sostenibile” indica le linee guida volte a creare un ambiente dove è possibile vivere bene oggi, senza compromettere quello che sarà il mondo futuro. L’obiettivo à lasciare alle generazioni future una Terra che sia sostenibile e non depredata delle proprie risorse.

In Italia è L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) che si occupa di far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitarli allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) sono 17 e mirano a migliorare in modo decisivo le condizioni di vita di tutta la popolazione mondiale.

In particolare il Goal 12: “Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo” è quello che ci permette di collegarci al tema dell’Economia circolare e alle opportunità di passare dal modello lineare della produzione nelle aziende a quello circolare che implica una visione a 360° sul ciclo di vita del prodotto. L’obiettivo è ridurre le operazioni di smaltimento, ridurre gli sprechi fino aada arrivare alla rigenerazione dello scarto stesso in qualcosa di nuovo per altre filiere produttive .

Tre i fattori chiave promossi dal Goal 12.

1) durabilità nel tempo: è sostenibile un modello produttivo che, applicato in modo ciclico e sistematico per un lungo periodo di tempo, produce i risultati attesi senza creare impatti negativi sugli elementi di contesto esterno né in ingresso né in uscita dal modello stesso;

2) scalabilità: è sostenibile un modello produttivo che può essere applicato su diverse scale o dimensioni mantenendo inalterate le proprie caratteristiche e quelle del contesto in cui è inserito;

3) equilibrio: è sostenibile un modello produttivo in grado di bilanciare i diversi fattori utilizzati in modo da conservare un equilibrio.
In questo scenario il mondo della produzione va rifondato in funzione della necessità di garantire la sostenibilità.

Altrettanto necessario è il cambiamento che si deve verificare nel modello di consumo, ove i comportamenti dei cittadini-consumatori dovranno ispirarsi maggiormente a modelli di sostenibilità sociale e ambientale.

Grazie alla partnership con Legambiente, G4B offre la possibilità di

• introdurre modelli circolari e sostenibili nella produzione aziendale
- dare nuova vita allo scarto grazie ad un nuovo design eco sostenibile utile anche ad altri settori
- rivedere il modello di business dell’organizzazione alla luce dei Goal dell’Agenda 2030.

Accompagniamo il cambiamento da un’economia lineare a quella circolare in ottica di responsabilità sociale e ambientale dell’impresa.